Con la PSD3, l’Unione europea segna un’altra tappa importante nel mondo dei pagamenti digitali.
Dopo la PSD1 arrivata nel 2007 con l’introduzione e la creazione di un mercato unico nei pagamenti in tutta l’UE e la successiva PSD2, introdotta nel 2015 per migliorare la protezione dei consumatori e introdurre nel mercato nuovi player; l’Europa è pronta a fare un ulteriore balzo avanti.
Il 28 giugno sono iniziati, infatti, i lavori per sostituire l’attuale normativa PSD2 con la nuova PSD3.
Sicurezza, innovazione e usabilità sono le parole chiavi che definiscono la nuova normativa, vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
PSD2 vs PSD3: quali sono le differenze?
La PSD2 ha portato notevoli miglioramenti in tema di sicurezza e tutela del consumatore e degli albergatori con l’introduzione, ad esempio della Strong Customer Authentication.
Sicuramente la PSD2 negli anni ha aiutato a contrastare numerosi attacchi fraudolenti; tuttavia, l’aumento delle forme di pagamento online ha spinto i malintenzionati a creare nuove tipologie di truffe.
Esempi come lo spoofing e altre tecniche di social engineering applicate sui pagamenti elettronici sono attualmente molto utilizzati dai criminali informatici.
Queste tipologie di attacco non venivano considerate nel dettaglio dalla PSD2, per questo motivo l’Unione Europea ha voluto introdurre la nuova PSD3.
Quali sono le novità che apporterà la PSD3
Come abbiamo detto nel precedente punto, uno dei focus della nuova PSD3 è la sicurezza dei pagamenti digitali.
Tramite la verifica IBAN/nome, verrà autorizzato il pagamento solo dopo il consenso operativo della banca sulla corrispondenza tra nominativo e IBAN collegato.
Oltre alla sicurezza la nuova PSD3 introdurrà il miglioramento dei servizi di open banking con l’introduzione di una piattaforma che permette ai consumatori di avere totale controllo sui propri dati.
Un importante tassello che vede protagonisti gli albergatori per l’accelerazione del rilascio dei fondi bloccati.
Come abbiamo visto in questo articolo sulla pre-autorizzazione, gli albergatori per tutelarsi dai no show o dagli annullamenti imprevisti del soggiorno possono congelare una somma, solitamente equivalente alla caparra, sulla carta di credito del cliente.
Normalmente sono necessarie dalle 72 ore ai 21 giorni dal momento dello storno della pre-autorizzazione affinché il titolare della carta abbia nuovamente a disposizione l’importo sul proprio conto.
La PSD3 interviene per accelerare il rilascio di questi fondi e assicurarsi che l’importo bloccato sia ragionevole.
Un nuovo servizio per la disponibilità dei contanti
Con la PSD3 si introduce un nuovo processo per rendere più facile anche l’accesso ai contanti.
Gli hotel, per esempio, con la PSD3 potrebbero offrire un servizio innovativo ai propri ospiti offrendo servizi di prelievo anche se non viene effettuato un vero e proprio acquisto.
Vediamo un esempio:
“Il signor Mario Rossi si trova in un hotel esclusivo situato in una location dove gli esercenti dei vari negozi al di fuori della struttura ricettiva non hanno a disposizione un servizio POS.
L’hotel mette a disposizione, grazie alla PSD3, un servizio dedicato al prelievo dei contanti direttamente in struttura dietro una piccola commissione.
In questo modo il signor Rossi verserà all’hotel la somma corrispondente tramite pagamento digitale e l’hotel fornirà il contante richiesto dall’ospite.”
In questo modo l’hotel potrà fornire un servizio aggiuntivo al cliente e ottenere una commissione per incrementare il proprio revenue.
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Grazie all’integrazione fra i due sistemi l’hotel potrà gestire le transazioni cashless e avere i seguenti vantaggi:
- maggiori profitti per ogni transazione effettuata in valuta estera;
- risparmio di tempo ed eliminazione degli errori dovuti ad operazioni manuali;
- copertura e incasso garantiti;
- richiesta di pre-autorizzazione automatica;
- importo addebitato automaticamente in caso di no show.
Inoltre, l’eliminazione delle operazioni manuali permette all’hotel di risparmiare tempo nella gestione dei pagamenti, e l’integrazione dei sistemi in modalità PCI compliant consente di gestire nel PMS solo i token delle carte di credito, senza dover inserire i dati in chiaro manualmente.
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