La normativa PSD3 si intende l’aggiornamento della seconda direttiva sui servizi di pagamento, detta PSD2, entrata in vigore in Europa a gennaio 2018.
La PSD2 aveva l’obiettivo di rendere il mercato europeo dei pagamenti più integrato ed efficiente, migliorare la parità di condizioni per i fornitori dei servizi, rendere le transazioni più sicure e proteggere i consumatori dalle frodi.
In particolare, la PSD2 ha introdotto due nuove categorie di servizi di pagamento:
- i servizi di iniziazione di pagamento (PIS), che consentono di avviare un pagamento da un conto bancario tramite un intermediario;
- i servizi di informazione sui conti (AIS), che consentono di accedere ai dati aggregati dei conti bancari tramite un intermediario.
Questi servizi sono offerti da soggetti definiti terze parti (TPP), che devono avere l’autorizzazione delle autorità competenti e rispettare requisiti di sicurezza e trasparenza.
Obiettivo della normativa PSD3: risolvere le questioni in sospeso della PSD2
La PSD2 ha lasciato alcune questioni irrisolte o aperte a interpretazioni, come ad esempio:
- la mancanza di standard comuni e interoperabili per l’accesso ai conti bancari da parte delle TPP, che ha portato a soluzioni diverse e talvolta incompatibili tra le banche e le TPP;
- la qualità e la completezza dei dati forniti dalle banche alle TPP, che spesso sono superficiali o incompleti e non consentono di offrire servizi innovativi e personalizzati ai consumatori;
- la customer experience dei consumatori, che risulta penalizzata da procedure di autenticazione complesse e ripetitive, da problemi di connessione o di disponibilità dei servizi e da una scarsa consapevolezza dei diritti e dei doveri dei diversi attori coinvolti;
- il livello di concorrenza e innovazione nel mercato dei pagamenti, che rischia di essere frenato da barriere tecniche, normative o comportamentali da parte delle banche o delle TPP.
Per questi motivi, la Commissione europea ha avviato un processo di revisione della PSD2, che dovrebbe portare alla normativa PSD3 entro il 2024.
PSD3: che cosa cambia a livello normativo?
Come abbiamo già scritto in questo articolo, la normativa PSD3 si basa sui principi fondamentali della regolamentazione dell’Unione Europea e prevede l’armonizzazione per tutti i Paesi membri.
Questo approccio differisce notevolmente da quello adottato in altre Paesi del mondo, dove la regolamentazione dei servizi di pagamento è spesso diversa e frammentata.
La PSD3 si propone di affrontare le criticità e le sfide emerse dall’applicazione della PSD2, introducendo alcune novità significative, tra cui:
- la creazione di uno standard europeo unico e obbligatorio per l’accesso ai conti bancari da parte delle TPP, basato su API (Application Programming Interface) sicure e interoperabili, che garantiscano la qualità e la completezza dei dati scambiati e la customer experience dei consumatori;
- l’estensione del perimetro dei servizi di pagamento regolati dalla direttiva, includendo anche i servizi di pagamento basati su criptovalute, stablecoin e monete digitali di banca centrale (CBDC), nonché i servizi di pagamento transfrontalieri extra-UE;
- l’introduzione di nuove categorie di servizi di pagamento, come i servizi di iniziazione di prelievo (WIS), che consentono di prelevare contante da un bancomat tramite un intermediario, e i servizi di iniziazione di accredito (CIS), che consentono di accreditare fondi su un conto bancario tramite un intermediario;
- il rafforzamento delle misure di sicurezza e di prevenzione delle frodi, introducendo requisiti più stringenti per l’autenticazione forte dei clienti (SCA), l’identificazione digitale (eID) e la protezione dei dati personali (GDPR);
- il potenziamento dei diritti e delle tutele dei consumatori, prevedendo una maggiore trasparenza e informazione sui servizi di pagamento offerti, una responsabilità condivisa tra le banche e le TPP in caso di problemi o reclami, una copertura assicurativa obbligatoria per le TPP e un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR).
Il vantaggio di adottare i sistemi di pagamento Planet in hotel
In un contesto di rapida evoluzione dei servizi di pagamento, gli operatori del settore alberghiero devono essere in grado di offrire ai propri ospiti e clienti soluzioni di pagamento che siano convenienti, sicure, flessibili e personalizzate.
Per questo motivo, adottare i sistemi di pagamento Planet in hotel rappresenta un vantaggio competitivo e un fattore di fidelizzazione.
Adottare i sistemi di pagamento Planet in hotel comporta diversi benefici, tra cui:
- maggiore efficienza e semplicità nella gestione dei pagamenti, grazie a una sola piattaforma di pagamento per tutte le operazioni, che si integra facilmente con il software gestionale alberghiero protel PMS e la soluzione POS i Selz Cloud;
- alta sicurezza e conformità, grazie al rispetto dei più alti standard di sicurezza e di regolamentazione, che riducono i rischi di frodi e di violazioni dei dati;
- più soddisfazione e fidelizzazione dei clienti, grazie alla possibilità di offrire loro un’esperienza di pagamento impeccabile, sicura e personalizzata, che tenga conto delle loro preferenze e abitudini di pagamento;
- massima redditività e competitività, grazie alla possibilità di generare ulteriori entrate dai prodotti di cambio valuta e di accedere a nuovi mercati e segmenti di clientela.
Le opportunità di Planet in ottemperanza della normativa PSD3
In conclusione, la PSD3 rappresenta una grande opportunità per il settore dei pagamenti, che potrà beneficiare di una maggiore armonizzazione, innovazione e concorrenza a livello europeo.
Per gli operatori del settore alberghiero, questo significa doversi adeguare alle nuove norme e alle nuove esigenze dei clienti.
Altresì significa poter sfruttare le potenzialità offerte da soluzioni di pagamento come quelle di Planet, che possono fare la differenza in termini di qualità del servizio e di performance dell’attività.
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