Nell’ambiente della cybersecurity la seconda parte dell’anno si rivela essere un periodo ad alto rischio informatico per le PMI.
È infatti noto che gli attacchi dei cybercriminali tendono ad intensificarsi nel secondo semestre con delle conseguenze disastrose per le aziende.
Gli attacchi ransomware come quelli avvenuti l’anno scorso ai danni di Kaseya, regione Lazio e San Carlo si sono concentrati proprio in questo lasso temporale.
Per poter prevenire gli effetti disastrosi di attacchi alla rete aziendale, le PMI devono effettuare necessariamente delle analisi di rischio informatico.
Cosa significa valutare e gestire il rischio informatico
Il termine rischio indica le possibilità che una determinata azione porti a un danno, una perdita o un evento indesiderato.
Saper valutare il rischio informatico in azienda significa prendere consapevolezza del proprio livello di sicurezza informatica per individuare:
- se ci sono e quali sono le vulnerabilità della rete aziendale;
- quali sono i mezzi per proteggere i quattro aspetti chiave dell’informazione: disponibilità, integrità, autenticità e riservatezza;
- il calcolo più corretto del rapporto costi-benefici in termini di cybersecurity.
Questo permette all’azienda di:
- capire quali e quante sono le probabilità che avvenga un attacco informatico;
- valorizzare l’impatto sull’organizzazione;
- tracciare un piano di azioni o attività da svolgere;
- effettuare le scelte giuste al momento giusto.
Analisi del rischio informatico: come farla in azienda
L’obiettivo principale della valutazione del rischio informatico in azienda è quello di assicurare la conservazione della riservatezza, dell’integrità e della disponibilità dei dati aziendali.
Le informazioni, inoltre, devono essere protette e al sicuro lungo tutto il ciclo di vita aziendale: dall’archiviazione, al trasferimento fino all’accesso e alla modifica delle stesse.
Il primo step da affrontare per l’analisi del rischio informatico parte dall’identificazione dei dati e delle risorse esposte ad eventuali rischi.
Una volta stabilite le vulnerabilità, la fase successiva accerta quali azioni intraprendere per mitigare, trasferire o accettare i fattori di rischio a cui si può essere esposti.
La fase successiva è effettuare una Business Impact Analysis, ovvero valutare tutti gli impatti e le potenziali perdite causate da eventuali attacchi informatici verso la rete aziendale.
Grazie alla stima effettuata è possibile stabilire i KPI in dei risk assessment report che individuano:
- il Recovery Time Objective (RTO): ovvero di quanto tempo ho bisogno per rispristinare l’operatività della rete aziendale;
- il Recovery Point Objective (RPO): ovvero il tempo massimo che intercorre tra la generazione di un’informazione, la sua messa in sicurezza e la misura della massima quantità di dati che il sistema potrebbe perdere a causa di guasto improvviso.
L’ultimo step da aggiungere all’information security risk analysis è individuare il threat model applicabile all’interno dell’azienda.
Si tratta del metro di difesa che contiene le azioni correttive e preventive da implementare nella rete aziendale.
Perché analizzare il rischio informatico
Molte PMI pensano che i costi legati alla cyber sicurezza siano investimenti rimandabili in quanto il rischio percepito non è imminente.
I benefici apportati dall’analisi della propria sicurezza informatica, infatti, non sono sempre immediatamente quantificabili fino al momento in cui non viene realizzato attacco.
Questo comporta che molte organizzazioni non compiono delle approfondite analisi di rischio informatico esponendosi di fatto ad eventuali attacchi hacker.
Basti pensare alla richiesta di riscatto di 15 milioni di dollari subita da Campari Group nel 2020 per un furto di oltre 2 Terabyte di dati.
Grazie a un attacco ransomware il gruppo RAGNAR-LOCKER è riuscito a penetrare la sicurezza informatica dell’azienda compromettendo le directory dei dipendenti.
La conseguenza di questo attacco informatico è il furto dei dati personali di oltre 4.700 persone, fra cui consulenti ed ex impiegati del gruppo milanese.
Affidarsi a un partner per la sicurezza informatica delle PMI
Per analizzare il rischio informatico della propria realtà aziendale è bene affidarsi a un partner esperto in servizi di cybersicurezza.
In questo modo sarà possibile avere una valutazione da parte di esperti in cybersicurezza tramite:
- audit e report completi per attuare le migliori strategie di sicurezza informatica e le remediations per mettere al sicuro l’attività aziendale con servizi di Vulnerability Assessment;
- test di risposta delle persone e delle difese tecnologiche verso eventuali attacchi hacker tramite delle simulazioni e servizi di Penetration Testing:
- formazione del personale aziendale in termini di Cyber Security con servizi di Awarness.
Per saperne di più su come analizzare il rischio informatico nella tua azienda compila il form presente in questa pagina.
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