Se ogni giorno devi fare i conti con ritardi, urgenze dell’ultimo minuto e clienti che vogliono tutto “per ieri”, allora sai bene quanto il lead time di produzione possa fare la differenza.
Ridurre il tempo che passa tra l’ordine e la consegna non è solo un obiettivo teorico: è una leva concreta per aumentare l’efficienza, migliorare il servizio e restare competitivi.
In questo articolo ti spieghiamo cos’è il lead time di produzione, come si calcola, perché è cruciale per la gestione della produzione nelle PMI e soprattutto come puoi ridurlo.
Lead time totale e lead time di produzione: la differenza
Quando si parla di lead time, spesso si fa confusione. Per questo è importante fare una distinzione chiara: il lead time totale e il lead time di produzione non sono la stessa cosa, anche se sono strettamente collegati.
Lead time totale: il tempo visto dal cliente
Il lead time totale è il tempo che intercorre tra l’ordine del cliente e la consegna del prodotto finito. È il tempo percepito dal cliente, quello che incide direttamente sulla sua soddisfazione. Include tutto: tempi di approvvigionamento, attese, produzione, controlli qualità, imballaggio e spedizione.
Lead time di produzione: il cuore del processo interno
Il lead time di produzione, invece, riguarda solo il tempo che intercorre tra l’inizio e la fine di un processo produttivo. È il tempo che puoi controllare direttamente in fabbrica: quello che dipende dai tuoi macchinari, dalle tue risorse, dai tuoi flussi interni.
In breve: il lead time totale è il “viaggio completo” dell’ordine, mentre il lead time di produzione è la “tratta” interna della tua officina.
Perché è importante distinguere?
Perché ridurre il lead time di produzione è spesso la chiave per migliorare l’intero processo, aumentare la velocità di risposta al mercato e migliorare l’esperienza del cliente.
Con strumenti digitali come NET@PRO, puoi monitorare in tempo reale ogni fase della produzione, individuare i colli di bottiglia e intervenire subito per ottimizzare i tempi. È qui che una PMI può fare un vero salto di qualità: non solo lavorare di più, ma lavorare meglio e più velocemente.
Come si calcola il lead time di produzione (senza complicarsi la vita)
Una delle domande più frequenti quando si parla di efficienza produttiva è: “Come si calcola il lead time di produzione?”
La buona notizia è che il concetto è semplice: si tratta di misurare il tempo che serve per trasformare la materia prima in un prodotto finito, all’interno del tuo processo produttivo.
Ecco una versione semplificata del calcolo:
Lead time di produzione = Tempo di ciclo + Tempi di attesa tra le fasi
Il tempo di ciclo è il tempo effettivo in cui una macchina o un operatore sta lavorando sull’articolo.
I tempi di attesa, invece, sono quei momenti “morti” in cui il prodotto resta fermo in attesa della fase successiva: cambio macchina, set-up, approvazione, ecc.
Un esempio pratico
Immagina di produrre una componentistica meccanica:
- Taglio: 10 minuti
- Attesa prima della foratura: 15 minuti
- Foratura: 5 minuti
- Attesa per il controllo qualità: 20 minuti
- Controllo qualità: 5 minuti
Lead time di produzione = (10 + 5 + 5) + (15 + 20) = 45 minuti
Ora moltiplica questo numero per decine o centinaia di pezzi al giorno.
Capisci subito quanto può incidere anche una sola fase in attesa troppo lunga.
Il vero problema? I tempi che non vedi
Il calcolo del lead time di produzione è spesso falsato da una mancanza di visibilità. Se ti affidi ancora a fogli Excel o report compilati a mano, rischi di sottovalutare le attese e perdere tempo prezioso senza accorgertene.
Ridurre il lead time di produzione: da dove cominciare
Ridurre il lead time di produzione non significa solo “correre di più”: significa lavorare in modo più intelligente, togliendo colli di bottiglia, semplificando i flussi e anticipando i problemi.
Ecco i punti chiave su cui puoi agire:
- Elimina le attese inutili nei tuoi processi
Spesso il tempo si perde tra una fase e l’altra. Un controllo che tarda, un documento che manca, una macchina che aspetta il set-up. Con una visione chiara e in tempo reale di cosa succede in produzione, puoi ridurre al minimo queste pause non produttive.
- Pianifica meglio (e in modo dinamico)
Una programmazione statica, fatta a inizio settimana su Excel, non basta più. Per ridurre il tempo di produzione serve una pianificazione flessibile, che tenga conto delle priorità, delle urgenze e della disponibilità effettiva di persone e macchinari.
- Automatizza dove ha senso
Non parliamo per forza di robot: anche una semplice automazione del flusso dati tra reparti, o una notifica automatica al controllo qualità, può farti risparmiare minuti preziosi. Che, sommati su tutto il processo, fanno la differenza.
- Rendi visibili i tempi nascosti
Come fai a migliorare qualcosa che non vedi? La visibilità è il primo passo per agire. Se ogni operatore sa quanto sta impiegando e ogni responsabile ha una visione completa della produzione, diventa molto più facile intervenire in modo puntuale.
Il ruolo del digitale: come ti aiuta NET@PRO
Per fare tutto questo, serve uno strumento pensato per le PMI, ma potente come quelli delle grandi aziende.
NET@PRO è una suite completa che ti offre proprio questo: controllo totale, dati sempre aggiornati e una gestione integrata di tutte le fasi produttive, senza complicazioni inutili.
Grazie ai suoi moduli MES, APS, TQM e TPM, NET@PRO ti permette di:
- Monitorare in tempo reale ogni passaggio, individuando subito i colli di bottiglia
- Pianificare con intelligenza per ridurre i tempi morti e gli sprechi
- Integrare la qualità per evitare rilavorazioni e ritardi
- Prevenire guasti e fermi macchina che bloccano la produzione
Con NET@PRO, il lead time non è più un dato teorico, ma un indicatore vivo, che puoi misurare, analizzare e soprattutto migliorare giorno dopo giorno.
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